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Tumore al seno, le donne ora scelgono la cura migliore

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Tumore al seno, ora le donne sono più informate

Eliminare la malattia resta l’obiettivo primario ma oggi le pazienti sono più informate e partecipano alle decisioni sul tipo di trattamento. Oggi si guarisce nel 95% dei casi grazie soprattutto alla prevenzione. Riuscire ad individuare precocemente il tumore è importante.

Ad una prima diagnosi di tumore al seno segue un ovvio sconforto nelle donne per poi però risollevarsi e decidere, congiuntamente al medico curante, la soluzione più opportuna. Con lo sviluppo di numerose tecniche chirurgiche e la diffusione di una conoscenza più approfondita dell’argomento si può arrivare ad una soluzione che risolva sia la malattia, sia i problemi conseguenti alla cura. Se salvare la vita resta il primo pensiero, preoccuparsi della propria immagine e di come si vivrà dopo il cancro oggi è fortunatamente altrettanto importante.

Uno studio, comparso qualche settimana fa sul Journal of Health Psychology, fotografa bene la realtà odierna: ricercatori inglesi hanno intervistato 50 donne, fra i 29 e i 53 anni, operate per un carcinoma mammario, con l’obiettivo di capire quali fossero le loro sensazioni sulla propria identità corporea. Non poche, soprattutto fra le più giovani, hanno detto di essere fiere delle proprie cicatrici, piuttosto che vergognarsene, e di sentirsi psicologicamente più forti dopo la battaglia con la malattia. Il loro fisico non corrisponde all’ideale estetico predominante nella società? Portano segni poco «belli» sul corpo? Sì, ma a loro non interessa granché.

Questi risultati si hanno grazie anche alla mastectomia conservativa che mira a eliminare il tumore al seno senza però dover rimuovere l’intera mammella e grazie a tecniche di ricostruzione sempre migliori.

 

Prof. Paolo Barillari

Casa di Cura Villa Mafalda Roma

 

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