Con quali sintomi si presenta la stenosi anale? Come viene diagnosticata e risolta? Un articolo di approfondimento proprio su questi temi.
Si parla di stenosi anale quando si presenta il restringimento patologico dell’ano e/o del canale anale. Tale restringimento può avere differenti cause, tra cui:
- Interventi chirurgici aggressivi sulla regione anale, come ad esempio, in caso di emorroidi, una emorroidectomia troppo radicale, o il trattamento delle ragadi anali
- Malattie infiammatorie croniche intestinali (Morbo di Crohn)
- Esito di trattamenti chirurgici per alcune patologie neoplastiche locali quali la malattia di Paget o di Bowen
- Abuso di lassativi
STENOSI ANALE: sintomatologia
I sintomi caratteristici che possono manifestarsi in caso di stenosi anale sono:
- Tenesmo e dolore al momento dell’evacuazione
- Sanguinamento frequente
- Costipazione ed evacuazioni difficoltose
- Emissione di feci filiformi
DIAGNOSI E TRATTAMENTO
Il ridotto diametro dell’ano e il dolore non sempre permettono l’ispezione. Per questa ragione la diagnosi è essenzialmente clinica.
In particolare, questa problematica può essere classificata secondo il suo grado di severità in:
- Lieve. Nel 12% dei casi il canale anale ristretto consente la sua esplorazione con dito indice lubrificato
- Moderata. Rappresenta il 62% delle stenosi anali. Non è possibile eseguire l’esplorazione digitale con il dito indice lubrificato se non viene applicata una dilatazione forzata
- Il 26% delle stenosi non permettono l’inserimento del mignolo lubrificato senza una dilatazione forzata
Le stenosi possono essere classificate anche in base alla lunghezza del tratto del canale anale interessato o al loro livello di localizzazione. Nello specifico, possono essere: basse, medie o alte, secondo la loro posizione rispetto alla linea pettinata (o dentata).
Il trattamento è strettamente legato al suo grado di gravità e livello.
Quando si tratta di stenosi anali lievi o moderate l’approccio iniziale è di tipo conservativo. Lo specialista consiglierà delle indicazioni dietetico-alimentari che comprendano un maggior consumo di fibre e l’utilizzo di dilatatori anali.
Nei casi di stenosi alta la sfinterotomia può produrre un miglioramento funzionale.
Negli altri casi è possibile risolvere la stenosi mediante diverse procedure di anoplastica, la cui scelta dipende dal singolo caso. Questo tipo di intervento permette un buon ripristino del diametro anale ed una guarigione che non comporta ulteriori problemi funzionali.
Per ulteriori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma
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