Il reflusso gastroesofageo rappresenta uno dei disturbi più diffusi. Si stima, infatti, che in Italia ne soffrano 4 persone su 10. Seguendo alcune norme è, comunque, possibile migliorarne i sintomi e persino prevenirlo.
Il reflusso gastroesofageo è una malattia cronica recidivante che comporta il ritorno di succhi acidi in gola. È molto importante curare il disturbo in maniera adeguata, poiché esso rappresenta il fattore di rischio primario che può contribuire allo sviluppo dell’Esofago di Barrett e dell’adenocarcinoma esofageo.
SINTOMI
I sintomi del reflusso gastroesofageo possono avere un andamento piuttosto differente nell’arco dell’anno. Ad esempio, nei periodi di cambio di stagione tendono a riacutizzarsi. Tuttavia, in genere possono manifestarsi:
- BRUCIORE DI STOMACO, in particolare a livello dell’esofago, dietro lo sterno
- RIGURGITI con risalita dei succhi gastrici dallo stomaco all’esofago
- ACIDITÀ
- DIGESTIONE LENTA E DIFFICOLTOSA
- TOSSE SECCA
- DISFONIA
- SENSAZIONE DI AVERE QUALCOSA IN GOLA
I farmaci possono agire per lo più sui sintomi. Al contrario, per prevenire l’insorgenza di tale condizione, è necessario modificare il proprio stile di vita, nonché le proprie abitudini alimentari.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli accorgimenti che possono aiutare a prevenire il reflusso gastroesofageo.
- PESO. Essere in sovrappeso fa aumentare la pressione intraddominale, premendo sullo stomaco e favorendo, quindi, il disturbo. Perdere i chili in eccesso e fare una moderata attività fisica è il primo passo per migliorare tale condizione
- PASTI TROPPO ABBONDANTI. È bene evitare di mangiare troppo in un pasto solo, soprattutto a cena. Effettuare, invece, 5 piccoli pasti da distribuire nell’arco della giornata risulta utile
- CINTURA STRETTA. La cintura dei pantaloni non deve assolutamente stringere troppo la vita
- DORMIRE DOPO I PASTI. Evitare di andare a letto subito dopo aver mangiato. Cercare di aspettare almeno due ore prima di sdraiarsi e cercare di dormire con il busto leggermente rialzato
- NON FUMARE
- STRESS. È necessario evitare lo stress che, facendo contrarre le pareti muscolari dello stomaco, induce a secernere una maggiore quantità di succhi gastrici
- POSTURA SCORRETTA. Tutto ciò che, comprimendo il diaframma, ne limita il movimento, come ad esempio la scoliosi o qualsiasi altra postura scorretta, aggrava il disturbo. Inoltre, quando il diaframma preme su stomaco e polmoni, si generano delle tensioni sia fisiche che fisiologiche non solo agli organi interessati, ma anche a livello gastroenterico, rendendo anche più difficile la digestione
- GINNASTICA POSTURALE E RESPIRAZIONE. È molto importante imparare a respirare bene e mantenere in asse il corpo, rinforzando le fasce muscolari più deboli attraverso la cosiddetta ginnastica posturale
Cibi da evitare o limitare in caso di reflusso:
- EVITARE PASTI RICCHI DI GRASSI. È opportuno astenersi dal mangiare le fritture, la carne affumicata, gli insaccati ed i formaggi grassi e stagionati, ma anche limitare il latte ed i suoi derivati, nonché i prodotti da forno che contengono burro, olio o strutto
- NON ASSUMERE GLI ALIMENTI ACIDI E QUELLI TROPPO SPEZIATI. Escludere dalla propria alimentazione pomodori, agrumi, mele, ananas, pere, banane e lattuga che possono rendere difficoltosa la digestione
- RIDURRE L’ASSUNZIONE DI ALCOLICI, CAFFÈ , TÈ E BEVANDE GASSATE
- EVITARE LE CARAMELLE ALLA MENTA E SOPRATTUTTO IL CHEWINGUM. Quest’ultimo favorisce l’introduzione di aria e la produzione di succhi gastrici
- CIOCCOLATO. Chi soffre di reflusso gastroesofageo dovrebbe consumare il cioccolato in quantità molto ridotte. Inoltre, nei periodi in cui i sintomi tendono a riacutizzarsi, come nei cambi di stagione, è bene evitarlo del tutto
Per ulteriori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma