Home Proctologia Proctologia: i progressi che hanno migliorato la cura del paziente

Proctologia: i progressi che hanno migliorato la cura del paziente

0
Proctologia, i progressi che hanno migliorato la cura del paziente - Il Blog del Prof. Paolo Barillari

La proctologia è uno dei campi della medicina, i cui progressi hanno migliorato la cura del paziente. Un articolo per mettere a confronto come venivano e come vengono affrontate e risolte oggi le più comuni patologie proctologiche.

MALATTIA EMORROIDARIA E ALTRE MALATTIE ANORETTALI: ieri e oggi

La proctologia si occupa di tutte le patologie cosiddette anorettali. Tra queste la più comune e frequente è la malattia emorroidaria, una problematica piuttosto fastidiosa, imbarazzante e in grado di pregiudicare la qualità di vita di chi ne soffre. Le emorroidi coinvolgono circa l’85% della popolazione, indiscriminatamente donne e uomini.

In passato questo tipo di disturbi prevedevano un intervento effettuato in anestesia generale, che includeva l’impiego della costipazione forzata del paziente per 5 giorni. Questo comportava una ripresa non solo molto lenta ma anche assai dolorosa.

Oggi il 70% dei casi possono essere risolti in day hospital e in anestesia locale mediante degli interventi molto più veloci e semplici rispetto al passato, che possono variare da una semplice legatura elastica, con applicazione di un bisturi ad ultrasuoni, ad interventi più complicati (come la prolassectomia con stapler) che prevedono, secondo la tecnica di Longo, l’asportazione di un cilindro di mucosa rettale.

Questo tipo di interventi hanno notevoli vantaggi:

  • l’utilizzo di una piccola sedazione permette al paziente di ritornare immediatamente alle sue abitudini normali
  • oggi la ripresa funzionale è molto rapida
  • contrariamente a quanto succedeva in passato, entro le 24 ore successive all’intervento il paziente può e deve assolutamente andare di corpo
  • il dolore postoperatorio è minore. Le feci sono morbide e nel loro passaggio nell’ano appena trattato non causano alcuna eccessiva divaricazione della ferita provocata chirurgicamente

PROCTOLOGIA: fistole anali ieri e oggi

Un’altra patologia anale altrettanto fastidiosa di cui si occupa la proctologia sono le fistole perianali, una problematica nella maggior parte dei casi correlata alle emorroidi. Anche quest’ultime sono assai frequenti e possono interessare sia gli uomini che le donne.

In passato si procedeva con un intervento di fistulectomia, che prevedeva l’asportazione chirurgica del tramite fistoloso.

Oggi una fistola anale può essere trattata e risolta grazie ad una procedura piuttosto rapida, che allo stesso tempo consente di poter preservare l’integrità anatomico-funzionale delle strutture e di conservare pertanto la funzione della continenza.

Questo avviene mediante la semplice chiusura dell’orifizio della fistola all’interno dell’ano, e del tramite fistoloso, per mezzo di speciali colle biologiche.

Tale procedura permette:

  • l’assoluta certezza del risultato
  • un recupero funzionale nel giro di poche ore, in quanto l’intervento non ha sezione muscolare
  • nessun dolore postoperatorio
  • una bassissima incidenza di recidive (il vero problema delle fistole!) pari al 3%

RAGADI ANALI: ieri e oggi

La proctologia si interessa anche delle ragadi anali, un’altra patologia fastidiosa, molto frequente nei giovani e nelle donne che presentano una stipsi ostinata fin da piccoli. Il meccanismo di formazione di una ragade è un ipertono dello sfintere anale, che tende ad essere leggermente più chiuso del normale.

In passato i pazienti venivano sottoposti ad interventi estremamente demolitivi quali la ragadectomia.

Oggi sappiamo che basta riportare alla normalità il tono sfinteriale perché la ragade guarisca da sola.
Questo tipo di procedura, chiamata sfinterotomia regolata, si esegue in anestesia locale mediante una piccola puntura intorno all’ano; si effettua sulla base della manometria, un esame che permette di misurare la pressione e il funzionamento dello sfintere anale, nonché la sensibilità dell’ampolla rettale. Per questa ragione la validità di tale strumento è fondamentale.

La Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” dispone di un manometro a 32 canali, dispositivo considerato fra i migliori al mondo.

 

Per maggiori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma

 

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Exit mobile version