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Meningite, ecco perché serve vaccinarsi

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Meningite, l’appello per la vaccinazione

Gli esperti lanciano l’appello per la vaccinazione contro la meningite. La storia di Susanna, la ragazza romana di 19 anni morta di meningite fulminante a Vienna, sulla strada di ritorno da Cracovia, dopo aver partecipato alla Giornata mondiale della gioventù riporta sulle prime pagine dei media un’infezione spesso sottovalutata e ancora letale nonostante gli sforzi dei ricercatori.

Sintomi e cura

Le meningiti sono difficili da diagnosticare al presentarsi dei primi sintomi e, anche quando accade, la terapia antibiotica risulta efficace per la guarigione totale solo per meno del 50% dei casi. Nelle prime 7-10 ore la meningite si presenta come una semplice influenza. Dopo 10 ore le manifestazioni cominciano a diventare più caratteristiche: mal di testa molto intenso, rigidità del collo e febbre elevata. Nell’ultima fase, tra le 20 e le 36 ore si presentano i sintomi gravi e tipici della meningite: perdita di conoscenza, convulsioni, macchie sul corpo.

La meningite è una infiammazione delle membrane di rivestimento del sistema nervoso centrale, le meningi, che avvolgono encefalo e midollo spinale. Esistono due forme della malattia, batterica e virale, entrambe mortali. Il contagio avviene per via aerea, ma occorre un contatto molto ravvicinato con la persona infettata.

I più vulnerabili sono i bambini e i ragazzi dai 18 ai 25 anni. In Italia si registrano circa 1000 nuovi casi ogni anno tra i bambini e il 10% di questi sviluppa gravi conseguenze. L’unica arma certa contro questa malattia è la vaccinazione. Chi non si vaccina mette a rischio non solo la propria salute ma anche quella degli altri. Attualmente, infatti, accade anche che siano giovani adulti che non hanno effettuato i richiami vaccinali, o anziani non vaccinati, a contagiare bambini e neonati.

Oggi sono disponibili vaccini specifici per la meningite batterica da Haemophilus influenzale di tipo B e per le forme, le più frequenti, causate dai ceppi principali del meningococco e dallo pneumococco.

Prof. Paolo Barillari

Casa di Cura Villa Mafalda Roma

 

 

 

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