La mastopatia fibrocistica è una displasia benigna piuttosto comune nelle donne tra i 30 ed i 50 anni. In genere non necessita di alcun trattamento, ma è importante tenerla sotto controllo. Vediamo come comportarci in questo articolo di approfondimento.
Se durante l’autopalpazione si avverte la presenza di un nodulo, il pensiero va subito al cancro. Al contrario, potrebbe trattarsi semplicemente di un’alterazione benigna del tessuto mammario, come la mastopatia fibrocistica.
In cosa differiscono i tumori benigni da quelli maligni? I tumori benigni sono costituiti da cellule che si moltiplicano più del dovuto; queste formano delle masse che possono raggiungere anche dimensioni considerevoli. A differenza di quelle maligne, queste cellule mantengono le caratteristiche del tessuto da cui hanno origine, limitandosi a crescere nella loro sede, senza produrre metastasi.
Per questa ragione non si diffondono agli organi adiacenti attraverso il sistema linfatico o sanguigno, bensì la loro proliferazione rimane ben delimitata.
CARATTERISTICHE
La mastopatia fibrocistica è legata alla diversa produzione di ormoni nelle diverse fasi del ciclo, ma anche ad una certa predisposizione congenita della ghiandola mammaria. Per questa ragione è assai comune nelle donne di età compresa tra i 30 ed i 50 anni.
È caratterizzata dalla presenza di cisti, ossia delle piccole sacche piene di liquido (a volte ne possono anche essere prive) che si formano con frequenza nel tessuto mammario.
Alla palpazione somigliano a granuli di varia dimensione, ricoperti da una cute scorrevole. La mastopatia fibrocistica ha due diverse tipologie:
- A piccole cisti (più frequente nelle donne tra i 30 ed i 40 anni)
- A grosse cisti (più frequente nelle donne tra i 40 ed i 50 anni)
I sintomi caratteristici di queste cisti sono:
- Dolore alla pressione
- Tensione al seno e senso di gonfiore (che in genere aumentano prima dell’arrivo delle mestruazioni)
MASTOPATIA FIBROCISTICA: come comportarsi
In generale i tumori benigni della mammella non necessitano di alcun intervento. Tuttavia, una volta scoperto un nodulo, è innanzitutto fondamentale: sottoporsi ad una visita senologica; effettuare un’ecografia e, se necessario, una mammografia con eventuale agobiopsia. Questo permette di accertare la natura benigna delle lesioni.
La mastopatia fibrocistica non deve essere trascurata. Per questa ragione è necessario monitorare noduli e cisti nel tempo, attraverso controlli periodici e regolari. In questo modo è possibile accorgersi in modo tempestivo di eventuali modificazioni, e se stanno assumendo caratteristiche maligne.
È consigliabile, quindi, effettuare regolarmente:
Nel momento in cui le cisti dovessero aumentare di volume tanto da causare una pressione piuttosto dolorosa sui tessuti del seno, si potrebbe procedere alla loro rimozione attraverso l’agocentesi.
Questa procedura permette di svuotare le cisti, riducendo così il loro volume e la pressione esercitata, e al tempo stesso di esaminarne il contenuto.
Per ulteriori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma
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