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Fibroadenoma: un’alterazione benigna

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Il fibroadenoma fa parte di quei tumori benigni della mammella che, una volta individuati, è consigliabile tenere sotto controllo. In questo articolo vediamo alcune utili indicazioni su come comportarci.

Come abbiamo visto in un altro articolo del Blog, è molto importante effettuare l’autopalpazione al seno ogni mese, già a partire dai 20 anni. Durante l’autoesame può capitare di sentire un nodulo e di associarlo automaticamente ad una neoplasia maligna.

Al contrario, potrebbe trattarsi di un’alterazione del tutto benigna del tessuto mammario, come ad esempio il fibroadenoma.

CARATTERISTICHE DEL FIBROADENOMA

Il fibroadenoma rappresenta il tumore benigno più frequente. In genere, può compare tra i 25 ed i 30 anni e si presenta come un nodulo isolato (o un gruppetto di noduli fusi tra loro), duro al tatto, con contorni netti e mobile sotto la pelle.

Nonostante di solito sia indolore, nel periodo mestruale può essere leggermente dolente.

In generale, dobbiamo specificare che i tumori benigni sono costituiti da cellule che si moltiplicano più del dovuto, formando masse che possono raggiungere dimensioni considerevoli.
Tuttavia, queste cellule (a differenza di quelle maligne) mantengono le caratteristiche del tessuto da cui hanno origine, limitandosi a crescere nella loro sede senza produrre metastasi. La loro crescita eccessiva rimane quindi ben delimitata, senza diffondersi agli organi vicini attraverso il sistema linfatico o sanguigno.

Per questo, anche i fibroadenomi hanno la caratteristica di tendere a crescere lentamente e talvolta, raggiunta una certa dimensione, non aumentano più.

INDICAZIONI UTILI

Una volta scoperto un nodulo, è sempre consigliabile:

In seguito basterà effettuare controlli periodici e regolari per monitorare i noduli nel tempo. In questo modo sarà più facile accorgersi in modo tempestivo se questi stanno degenerando o assumendo caratteristiche maligne.

TRATTAMENTO

Generalmente i tumori benigni della mammella non necessitano di alcun intervento. Tuttavia, nel caso in cui il fibroadenoma fosse associato a dolore, o se le sue dimensioni dovessero superare i 3 cm, è necessario procedere con l’asportazione chirurgica.
Questa avviene mediante un intervento in anestesia locale (che non necessita di degenza) attraverso un piccolo taglio eseguito generalmente in sede periareolare.

 

Per ulteriori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma

Per un consulto medico, compila il form “Contatta il Professore” presente nell’articolo

 

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