Cos’è una visita proctologica e perché farla?
La visita proctologica è un momento molto delicato per il paziente. Spesso viene vista con fastidio per gli aspetti psicologici che comporta. Un buon proctologo non minimizza questi aspetti e deve riuscire a mettere il paziente a proprio agio anche perché c’è il rischio che il suo stato psicologico possa influire sui risultati della visita.
Dalle emorroidi alle ragadi anali passando per la stitichezza sono tanti i sintomi che possono portare un paziente a finire nello studio di un proctologo.
In cosa consiste
Dopo un colloquio con il paziente e l’esposizione dei sintomi e delle sofferenze dello stesso in genere si passa all’esplorazione rettale, ovvero il medico procederà ad inserire un dito, precedentemente lubrificato, nell’ano in maniera delicata. Si tratta di una manovra che non deve assolutamente essere dolorosa e la presenza di dolore non permetterà al medico di continuare.
Proctoscopia o anoscopia
In questo tipo di visita viene inserito un piccolo cilindro lubrificato monouso nell’ano che permette al medico di vedere il canale anale. Anche questa operazione non deve provocare dolore, solo la sensazione di un corpo estraneo.
E’ diversa dalla rettoscopia (si esamina tutto il retto quindi si va più in profondità) e dalla colonscopia (si esamina l’intero colon).
E’ importante eliminare nel paziente qualsiasi tipo di paura o riservatezza per questo tipo di visita perché è importante per la salute. Anche per questo non esiste una posizione in cui far posizionare il paziente che sia migliore delle altre ma dipende molto dal grado di confort del paziente.
Prof. Paolo Barillari Casa di Cura Villa Mafalda Roma