Visita Proctologica

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La visita proctologica prevede una accurata raccolta della storia clinica del paziente (anamnesi) e dei Sintomi anali, l’ispezione della regione anale e l’esplorazione digitale del retto inferiore e canale anale.
In caso di patologia da prolasso del pavimento pelvico, nelle donne è talvolta opportuno associare l’esplorazione vaginale. Salvo controindicazioni locali (dolore, spasmo sfinteriale) la visita è completata dalla Anoscopia, accertamento che prevede la visualizzazione diretta degli ultimi sei-sette cm del canale anale mediante l’introduzione di un delicato strumento (Anoscopio).

La posizione in cui l’esame viene condotto è quella in decubito laterale sinistro (posizione di Simms) che è, per molti, più agevole della posizione prona o di quella ginecologica, mentre riserviamo quest’ultima solo ad alcuni casi di pazienti con fistola perianale. Lo stesso atteggiamento viene tenuto nel caso di piccoli interventi ambulatoriali che vengono praticati presso l’ambulatorio.

Nell’ambito della stessa struttura vengono inoltre eseguite, nei casi indicati, la Rettoscopia rigida e la Manometria Anorettale. Quest’ultimo è un esame scarsamente invasivo (si impiega una sonda di pochi millimetri di calibro) necessario per lo studio della funzionalità del retto e canale anale misurando la forza e la capacità di contrazione della muscolatura pelvica.

Ben consolidata è inoltre la Riabilitazione pelvi-perineale, attività che trova indicazione non solo in numerose affezioni coloproctologiche (incontinenza, stipsi da dissinergia…) ma anche uro ginecologiche (incontinenza urinaria, sindrome urgenza frequenza, ritenzione urinaria cronica…).

Nell’ambulatorio di colon-proctologia è possibile inoltre essere sottoposti a piccoli interventi in anestesia locale (biopsie, rimozione di marische…) e legatura elastica di pacchetti emorroidari.

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