Ulcera gastrica, alcune regole per affrontarla

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2002
Ulcera gastrica - Il Blog del Prof. Paolo Barillari

L’ ulcera gastrica (o peptica) è una lesione a livello delle pareti interne dello stomaco (ossia della mucosa gastrica), la quale si presenta quando l’efficacia dei fattori di protezione che rivestono internamente lo stomaco diminuisce, causando l’aumento dell’acidità gastrica; questo fa sì che il succo gastrico aggredisca la mucosa, provocando dapprima un processo infiammatorio e in seguito l’ulcerazione.

La caratteristica principale della sintomatologia dell’ ulcera gastrica è il dolore allo stomaco accompagnato dalla sensazione di bruciore. Per questa ragione in passato (non troppo remoto) si pensava ci fossero dei fattori che predisponessero e aggravassero il disturbo, fattori che essenzialmente riguardavano lo stile di vita dei pazienti: stress psico-fisico, abuso di antinfiammatori e analgesici, fumo, alcool e caffeina.

Adesso, invece, si sa che c’è anche un’altra causa, ma per capire bisogna tornare indietro di più di un secolo.

Era il 1892 quando Giulio Bizzozero, un medico patologo italiano, isolò per la prima volta l’Helicobacter pylori, un batterio spiraliforme che oggi sappiamo essere presente in più del 50% della popolazione mondiale. Tuttavia solo nel 1983, grazie a due scienziati australiani, Marshall e Warren, che isolarono nuovamente il batterio, è stato dimostrato come l’ulcera peptica e la gastrite avessero un’origine batterica. Nel 2005 sono stati, infatti, insigniti del Premio Nobel per la Medicina.

A prescindere dalla causa scatenante, come sempre vige la regola di seguire un’alimentazione equilibrata e fare una sana attività fisica.
Tuttavia, il consumo di determinati alimenti può aiutare a diminuire i sintomi, nonché il processo di cicatrizzazione dell’ ulcera gastrica. In questo modo si evita di incorrere in complicanze (come ad esempio l’ ulcera perforata) che potrebbero richiedere un intervento chirurgico, a volte anche di una certa urgenza.

Vediamo nel dettaglio alcune regole da seguire:

BEVANDE, COSA BERE E COSA NO

Sarebbe bene evitare: bibite gassate, tè, alcolici (soprattutto la birra) e caffè, che potrebbe essere sostituito da quello d’orzo.

È, invece, consigliabile bere: tisane, succhi di frutta diluiti e centrifugati di verdure.

CIBI: QUALI EVITARE

Alcuni pensano che il latte faccia bene in caso di problemi gastrici. Al contrario, sarebbe opportuno evitarne il consumo. Nonostante all’inizio sembri dare un certo sollievo, stimola di fatto la produzione della gastrina, un ormone che aumenta l’acidità dello stomaco.

Altri alimenti da evitare sono: i cibi speziati, il brodo di carne, i salumi (fatta eccezione per prosciutto crudo o cotto molto magri), i formaggi grassi, stagionati e fermentati (come il gorgonzola), i dolci molto calorici, la carne grassa e le verdure difficili da digerire (peperoni, cipolle, porri…). Bisognerebbe evitare il consumo di quella  frutta che può provocare acidità, come arance e limoni, ma anche kiwi, fichi, more, lamponi, e limitare quella secca (nocciole, mandorle, noci…)

CIBI: QUALI PREFERIRE

Al contrario è consigliabile preferire alimenti che migliorino la digestione come lo yogurt, i carciofi, le patate. Inoltre, non dovrebbero mai mancare i cavoli, i quali rinforzano la mucosa gastrica, permettendo una cicatrizzazione più veloce.

Fa bene consumare anche: pasta, riso, cereali, pane con poca mollica, fette biscottate e biscotti secchi, ma anche uova, pesce magro, carni bianche e legumi, che devono essere passati. È molto importante inserire nella dieta giornaliera verdure facilmente digeribili, come: fagiolini, piselli, carote, zucchine e pomodori. Questi ultimi da consumare spellati e privi di semi.

Sarebbe meglio mangiare la frutta cotta. Le banane sono molto indicate, in quanto migliorano la produzione di cellule che rendono lo stomaco più forte e resistente.

Altro alimento utile per l’ ulcera gastrica è la liquirizia. Questa riduce l’acidità di stomaco e permette la formazione e riparazione della mucosa gastrica. I soggetti ipertesi dovrebbero, tuttavia, evitarla per mantenere una giusta pressione sanguigna.

Come già detto, i cibi speziati sono da evitare. Al contrario, va fatta eccezione per il peperoncino (da utilizzare con moderazione), assai utile perché contiene capsaicina, la quale migliora la circolazione sanguigna all’interno dello stomaco.

COTTURE DA PREFERIRE

Un altro fattore da considerare è il tipo di cottura degli alimenti. In generale è consigliabile evitare la frittura e le cotture prolungate. È bene preferire la cottura al forno, al vapore, la lessatura e la stufatura, senza aggiungere troppi grassi e riducendo il sale; come condimenti è bene utilizzare le erbe aromatiche, l’aceto balsamico, olio extravergine d’oliva o burro in piccole quantità.

ULCERA GASTRICA, ABITUDINI DA ADOTTARE

Chi soffre di ulcera gastrica o di disturbi gastrici in generale, non dovrebbe consumare pasti calorici e abbondanti. Questi dovrebbero, invece, essere suddivisi nell’arco della giornata, visto che i pasti frequenti possono aumentare la secrezione degli acidi. Un’altra sana abitudine da adottare a tavola (e questo dovrebbe valere per tutti) sarebbe quella di non mangiare in fretta, ma di masticare lentamente. E’ preferibile, infine, consumare cibi e bevande che non siano né troppo caldi né troppo freddi.

Per informazioni, il Prof. Paolo Barillari opera presso La Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma

 

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