Se la nostra motilità intestinale rallenta, aumenta il tempo di permanenza delle feci nell’intestino, le quali possono accumularsi nell’ampolla rettale fino a diventare sempre più disidratate, dure e di conseguenza anche più difficili da evacuare. In questo approfondimento alcuni consigli per mantenere efficiente e in salute il nostro intestino.
Come abbiamo già visto in un precedente articolo, si stima che a soffrire di stipsi cronica sia il 20% – 34% della popolazione. Si tratta di una condizione (e non una malattia!) piuttosto diffusa, da non confondere con la stitichezza definita acuta.
Questo secondo caso è quello che ci interessa: è una stipsi legata ad un cambiamento improvviso e transitorio della regolarità intestinale, che l’80% delle persone ha certamente sperimentato qualche volta nella sua vita. Sono ormai passati molti mesi da quando abbiamo dovuto per forza di cose modificare il nostro stile di vita e in molti ancora lavorano in modalità smart working. Ci sono fattori, pertanto, a cui fare attenzione in questo particolare periodo che possono sicuramente influire sulla motilità intestinale, determinando di conseguenza la stipsi:
- Eccessiva sedentarietà
- Cambio delle nostre abitudini alimentari
- Idratazione non adeguata
- Stress psico-fisico
- Abuso dei lassativi
- Mancato controllo del peso
MOTILITÀ INTESTINALE: alcuni consigli
Quando la nostra motilità intestinale rallenta, aumenta il tempo di permanenza delle feci nell’intestino; queste possono accumularsi nell’ampolla rettale e diventare sempre più disidratate, dure e di conseguenza anche più difficili da evacuare. L’aggravamento di questa situazione può portare persino alla formazione del fecaloma.
Per poter mantenere in salute il nostro intestino ed evitare la stipsi è fondamentale seguire delle buone regole.
Vediamo di quali si tratta:
1. Evitare il più possibile la sedentarietà
Il nostro corpo è progettato per essere attivo, quindi anche in questo periodo particolare dobbiamo cercare di fare movimento quanto più ci è possibile. Qualsiasi cosa va bene, purché non si stia seduti tutto il giorno:
- Salire le scale a piedi
- Anche se si lavora da casa, è importante imporsi di fare una pausa ogni ora, alzandoci e camminando per 5 minuti (camminare per casa oppure in giardino o in terrazzo se si hanno queste possibilità)
- Parlare al telefono in piedi e non da seduti
- Utilizzare ogni giorno (per chi possiede questi attrezzi) cyclette, tapis roulant o ellittica, magari mentre si guarda la tv o si ascolta la radio
- Saltare la corda, in mancanza di altro
2. Alimentazione
Mai come in questo momento è fondamentale seguire una dieta che sia ricca di frutta, verdure, cereali e legumi, in quanto contengono le fibre, essenziali per il benessere dell’intestino e quindi per la motilità intestinale. In genere la quota di fibre consigliata è pari a circa 30 grammi al giorno totali, di cui:
- Un quarto solubili (queste sono presenti soprattutto in frutta e legumi)
- Tre quarti insolubili (ricavabili in particolare da cereali e verdure). Difatti, le fibre insolubili favoriscono l’aumento del volume delle feci, fattore importante per la progressione della massa fecale fino alla sua espulsione
3. Giusta idratazione
È essenziale assumere un apporto adeguato di liquidi:
- Bere almeno 1,5/2 litri di liquidi al giorno, preferendo ovviamente l’acqua, ma anche tisane, brodo o minestrone di verdure
- Limitare alcolici, tè e caffè
4. Non abusare dei lassativi
L’uso eccessivo di lassativi apporta un beneficio che è solo momentaneo; a lungo andare, infatti, possono contribuire a rendere l’intestino più pigro, rallentando ulteriormente la motilità intestinale.
Per ulteriori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma