La terapia della malattia emorroidaria varia in base al grado della malattia e alla risposta individuale del paziente. Generalmente negli stadi meno avanzati, il proctologo tratta la fase acuta della malattia con terapia medica locale e sistemica (flavonoidi, antiedemigeni e unguenti locali). Inoltre, è necessario agire contestualmente sulle cause che determinano il riacutizzarsi della malattia, modificando le abitudini alimentari che favoriscono la stipsi (abbondante apporto di liquidi, dieta ricca di scorie, integratori di fibre, eliminazione dalla dieta di sostanze irritanti per l’ano come caffè, cioccolato, cibi piccanti, insaccati) e correggendo l’aumento ponderale e la sedentarietà. Negli stadi più avanzati e in quelli che non rispondono a terapia medica esistono vari tipi di interventi che a seconda del grado delle emorroidi si eseguono con metodi chirurgici classici o con l’ausilio di suturatrici meccaniche, in anestesia loco-regionale e con degenza ospedaliera breve.
La dieta di prevenzione delle emorroidi
La prevenzione e la cura delle emorroidi si basano anche su una corretta alimentazione. Uno dei fattori più importanti per prevenire l’insorgenza delle emorroidi è proprio un’alimentazione che garantisca la massima efficienza del transito intestinale. La genesi di questa patologia è multifattoriale: sedentarietà, postura, gravidanza, il ciclo mestruale e l’età. Per questo è importante tener ben presente quali alimenti prediligere e quali eliminare se si soffre di emorroidi. Per prevenire la stipsi e facilitare l’espulsione delle feci è consigliabile introdurre nella dieta alimenti ricchi di fibre. Le fibre sono contenute in tutti gli alimenti di origine vegetale come cereali, legumi, frutta e verdura in quantità e qualità diverse a seconda dell’alimento. In particolare le fibre insolubili (che è possibile trovare in pane e pasta integrale, segale, farro, grano saraceno, ceci, fagioli, fave secche, lenticchie, piselli carciofi, mandorle, arachidi, noci, castagne) assorbendo acqua e gas presenti nel lume dell’intestino aumentano il volume delle feci ed esplicano un’azione meccanica sulle pareti intestinali stimolando la peristalsi (la contrazione della muscolatura liscia dell’intestino) e facilitando la defecazione. La dose giornaliera raccomandata è circa 30 grammi, ma attenzione a non eccedere con le quantità e introdurre gradualmente nella dieta i cibi ricchi di fibra soprattutto se non si è abituati a consumarli. Un’eccessiva assunzione infatti potrebbe provocare una serie di problemi addominali. La tabella alla fine dell’articolo vi aiuterà ad individuare quali cibi contengano più fibre. Molto importante nella cura delle emorroidi è anche bere tanta acqua: l’acqua infatti in concerto con le fibre rende le feci più morbide e quindi agevolmente evacuativi. Per lenire i problemi infiammatori connessi alla patologia emorroidale è consigliabile introdurre nella dieta alimenti che favoriscono la circolazione sanguigna come more, lamponi, mirtilli anche sottoforma di succhi di frutta. Questi alimenti infatti contengono sostanze come antociani e proantocianidine che riducono le dimensioni e il gonfiore delle emorroidi. Un valido aiuto contro il dolore legato alla crisi emorroidale viene dalle prostaglandine contenute nelle bacche di ribes rosso (Ribes rubrum) e nero (Ribes nigrum). Il sanguinamento spesso legato alle emorroidi può causare inoltre sideropenia. Diventa dunque importante potenziare la dieta con alimenti ricchi di ferro come melone, fave, fagioli, lenticchie e spinaci ricordando di mettere in ammollo i legumi e condire legumi o verdura con limone per permettere il completo assorbimento del ferro da parte dell’organismo. Inoltre sarebbe opportuno potenziare il consumo di cipolla, aglio e zenzero in quanto consentono la scissione della fibrina, una proteina protagonista nel processo di coagulazione del sangue. Alimenti da evitare in caso di emorroidi, ricapitolando, sono gli alimenti poveri di fibra come cereali raffinati (pasta e pane bianco) e prodotti da forno non integrali (merendine, snack, pizze, dolciumi) in quanto rallentano il transito intestinale. Da evitare anche cibi troppo piccanti e speziati, frittura, cioccolata, caffè e alcool considerati irritanti per la mucosa anali.
Clinica Villa Mafalda, Roma, Via Monte delle Gioie, 5
Reparto di Proctologia