Il Morbo di Crohn è una infiammazione cronica che, con cure adeguate e controlli regolari, è possibile controllare, a favore di una migliore qualità della vita. Oggi approfondiremo quali sono le sue complicanze e come prevenirle.
Si calcola che siano circa 200.000 gli italiani che soffrono delle cosiddette Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali. Tra queste vi è la Malattia di Crohn, conosciuta anche come Morbo di Crohn. Questa patologia può colpire tutto il tratto gastrointestinale, anche se nel 90% dei casi affetta soprattutto l’ultima parte dell’intestino ed il colon.
COMPLICANZE DEL MORBO DI CROHN
Se la malattia non viene trattata in maniera adeguata può portare a delle complicanze, che spesso richiedono un trattamento chirurgico, complicanze quali:
- ULCERE
Quando la malattia non viene curata si possono formare delle ulcere, ossia delle piaghe profonde all’interno dell’intestino, dovute all’infiammazione.
- FISTOLE
Sono collegate alle ulcere da cui si originano. Queste possono arrivare a perforare l’intestino e raggiungere gli organi circostanti.
- PERFORAZIONE INTESTINALE
In caso di infiammazione severa, la parete dell’intestino può assottigliarsi a tal punto da lacerarsi e provocare poi una infezione chiamata peritonite.
- STENOSI
In caso di infiammazione prolungata, può formarsi del tessuto cicatriziale che a sua volta può portare a un restringimento del lume intestinale, ossia una stenosi
CAUSE
Le cause che portano al Morbo di Crohn non sono conosciute, ma questa non è né una malattia ereditaria, né genetica. Oggi, però, sappiamo che la combinazione di alcuni fattori può scatenare l’infiammazione, come:
- Una certa predisposizione genetica alla malattia
- Tabagismo
- Alterazioni della flora batterica intestinale
- Risposta immunitaria: il deterioramento dei tessuti provocato da una reazione immunitaria, che fa sì che le cellule attacchino in maniera continua l’intestino, innesca e perpetua l’infiammazione
SINTOMI
Non sempre il Morbo di Crohn dà sintomi, infatti il più delle volte viene diagnosticato per caso. Tuttavia i sintomi che possono manifestarsi sono:
- DIARREA CRONICA (se continua per più di 4 settimane)
- DOLORI E CRAMPI ADDOMINALI
- LIEVE FEBBRE (soprattutto la sera)
- PERDITE DI SANGUE MISTO ALLE FECI
- CALO DI PESO: nei casi gravi, il Morbo di Crohn, poiché interessa l’intestino tenue, ossia il tratto di intestino deputato all’assorbimento della maggior parte dei nutrimenti, può causare malassorbimento e malnutrizione
PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE
Per imparare a convivere con il Morbo di Crohn, è molto importante prevenire le complicanze legate alla malattia e tenere sotto controllo la sua evoluzione. A questo scopo è consigliato:
- DIAGNOSI PRECOCE
In caso si manifestino diarrea e dolori addominali continui per più di quattro settimane, accompagnati da perdita di peso e familiarità per le malattie autoimmuni, è bene effettuare: esami del sangue e delle feci, integrati ad una Ecografia, TC o Risonanza Magnetica.
- PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE
Una volta diagnosticata la malattia, è fondamentale sottoporsi a:
– esami del sangue e delle feci ogni 6- 12 mesi
– Ecografia, TC o Risonanza Magnetica ogni 12 mesi
– se necessario, una colonscopia ogni 12 mesi
- PREVENZIONE DELLE NEOPLASIE A CARICO DELL’INTESTINO
In caso di Morbo di Crohn esteso al colon, è necessario effettuare:
– una colonscopia con biopsie seriate (ossia a distanza di 10-12 cm) per individuare eventuali displasie, ogni 12 mesi a partire dai 10 anni dalla diagnosi
- PREVENZIONE DELLE INFEZIONI
È opportuno che i pazienti che si sottopongono a terapie immunodepressive facciano:
– la vaccinazione per l’epatite B, se non è stata già effettuata
– ogni anno la vaccinazione anti-influenzale
– ogni 5 anni la vaccinazione anti-pneumococco
– vaccinazione HPV per le donne
Per informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma