Calcoli biliari, meglio prevenirli

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Calcoli biliari, meglio prevenirli - Il Blog del Prof. Paolo Barillari

La formazione dei calcoli biliari sembra essere legata ad un eccesso di colesterolo che la bile non è in grado di sciogliere. Nonostante le cause non siano ancora del tutto note, si conoscono bene i fattori che li favoriscono e come prevenirli.

In un precedente articolo si è parlato dei calcoli biliari sottolineando: cause, sintomi, diagnosi e trattamento. Oggi, vogliamo puntare l’attenzione su un aspetto assai importante: la prevenzione.

Sappiamo, infatti, che vi sono alcuni fattori che concorrono alla formazione dei calcoli, ma su cui non possiamo agire, quali:

  • ETÀ SUPERIORE AI 60 ANNI. Con l’avanzare dell’età, l’organismo tende a secernere più colesterolo nella bile
  • FAMILIARITÀ PER LA PATOLOGIA
  • ECCESSO DI ESTROGENI. Se in eccesso (gravidanza, terapia ormonale sostitutiva o pillola contraccettiva) questi ormoni fanno aumentare i livelli di colesterolo nella bile e diminuire la motilità della cistifellea
  • ALCUNE MALATTIE INFIAMMATORIE DELL’INTESTINO

Vi sono, però, dei fattori che possono essere modificati e che prevengono di fatto la formazione dei calcoli biliari. È bene sapere che questi, una volta formatosi, non possono essere eliminati semplicemente seguendo un regime alimentare. Al contrario una dieta adeguata ed altri accorgimenti sono in grado di evitare la loro formazione.

Vediamo come è possibile prevenire i calcoli biliari:

  • PESO NELLA NORMA. È molto importante mantenere il peso nella norma ed evitare sovrappeso ed obesità. In questo modo si tengono sotto controllo fattori scatenanti come: colesterolo, trigliceridi e glicemia. In particolare, alcuni studi scientifici hanno mostrato come i pazienti con calcoli biliari avessero dei livelli elevati di trigliceridi e livelli bassi di HDL (il cosiddetto colesterolo buono)
  • DIETA BILANCIATA. Per la ragione appena citata è bene adottare un regime nutrizionale che sia povero di: grassi saturi di origine animale (burro, strutto, carne rossa…), fritture, zuccheri raffinati e bevande gassate. Al contrario, la propria dieta quotidiana deve essere ricca di: fibre, cereali integrali, grassi monoinsaturi e polinsaturi (pesce, oli vegetali come quello di oliva o della frutta secca), frutta e verdura di stagione.
  • DIMAGRIMENTO, DIGIUNO E PASTI. Bisogna evitare di dimagrire troppo rapidamente o improvvisamente, di digiunare oppure saltare i pasti. Tutte queste situazioni fanno sì che il fegato secerni più colesterolo nella bile, impedendo alla cistifellea di svuotarsi in maniera regolare. È consigliabile, quindi, effettuare 5 pasti giornalieri in modo da non rimanere a digiuno troppo a lungo
  • BILANCIO IDRICO. È fondamentale assicurarsi un giusto apporto di acqua sia attraverso l’alimentazione sia bevendo una adeguata quantità di acqua giornaliera.
    La disidratazione costante può, infatti, favorire la precipitazione del colesterolo. Per questo motivo sarebbe opportuno prediligere alimenti maggiormente ricchi di acqua, quali: frutta (melone, anguria, fichi d’india, mele, pere, papaya…), verdure ed ortaggi (cetrioli, barbabietole, pomodori, carciofi, ravanelli, patate…) e minestre
  • ATTIVITÀ FISICA. È indispensabile praticare una regolare attività fisica che, insieme alla dieta bilanciata, contribuisce a mantenere il peso nella norma e ad eliminare, se necessario, i chili in eccesso

 

Per ulteriori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma

 

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