Le ragadi anali sono piccole ferite localizzate nel canale anale. Possono manifestarsi a qualsiasi età, ma sono piuttosto frequenti nei bambini più piccoli, poiché sono causate da feci grandi e dure, che al loro passaggio possono provocare abrasioni o lacerazioni alla mucosa interna dell’ano.
CAUSE E FATTORI SCATENANTI
Le cause dell’insorgenza delle ragadi anali sono legate ad alcuni fattori scatenanti, quali:
- stipsi ostinata
- alimentazione povera di fibre
- malattie croniche intestinali
- diarrea cronica
- gravidanza: possono manifestarsi dopo il parto
SINTOMI
Le ragadi anali possono causare:
- dolore molto intenso
- spasmi del muscolo sfintere anale interno
- sanguinamento durante la defecazione
- sensazione di corpo estraneo sia internamente che esternamente all’ano
- prurito o infiammazione
TRATTAMENTO DELLE RAGADI ANALI
Almeno il 50% delle ragadi anali guariscono da sole attraverso uno stile di vita sano che comprenda alcune norme igienico-alimentari, come ad esempio:
- seguire una dieta equilibrata, ricca di fibre e liquidi
- praticare una moderata e regolare attività fisica
- evitare il sovrappeso e l’obesità
È molto importante cambiare il pannolino dei bambini con frequenza, mantenendo la parte sempre pulita e fresca.
Inoltre, è possibile coadiuvare la guarigione delle ragadi anali grazie all’utilizzo di:
- una pomata alla nitroglicerina da applicare localmente, che, permettendo allo sfintere involontario di rilassarsi per alcune ore, può portare alla guarigione delle ragadi anali in poche settimane di trattamento
- iniezioni di botulino nella zona perianale: questa tossina è anche essa in grado di rilassare lo sfintere involontario, impedendone la forte e continua contrazione per diversi mesi (le iniezioni risultano, però, piuttosto dolorose)
- uso di dilatatori anali criotermici: applicazioni quotidiane endoanali per almeno 30 giorni, associate ad una valida ginnastica del muscolo sfintere anale interno, sono molto efficaci nel trattare l’ipertono sfinteriale e le ragadi anali acute
- effettuare semicupi frequenti in acqua tiepida della durata di almeno 20 minuti, per più volte al giorno
Quando la terapia medica fallisce, è necessario intervenire chirurgicamente. L’intervento rappresenta l’unico metodo risolutivo, che impedisce eventuali ricadute. Viene effettuato in day hospital (in anestesia locale o generale) e può durare dai 15 ai 30 minuti. La guarigione completa si ottiene in 4-6 settimane ed il dolore scompare nei primi giorni post-operatori. Una volta terminato l’intervento, la defecazione può avvenire regolarmente e senza problemi, da subito.
Per ulteriori dubbi o informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma