Il tenesmo rettale è un disturbo che può essere legato anche a cause che coinvolgono lo sfintere, la zona anale e persino l’intestino. Vediamo come può essere risolto.
Quando lo sfintere anale si contrae in modo spasmodico, e spesso doloroso, parliamo di tenesmo rettale. Si tratta di una condizione medica che può essere associata ad ansia, stress e nervosismo, ma anche a patologie a carico dell’intestino o della zona anale.
Le contrazioni incontrollate che caratterizzano questa problematica stimolano l’evacuazione. Tuttavia, spesso non vi è alcuna emissione di feci oppure la quantità è piuttosto esigua. Questa dinamica può creare ovviamente dei disagi non solo fisici, ma anche emotivi, ripercuotendosi sulla sfera personale e sociale di chi ne soffre e compromettendone così la qualità della vita.
TENESMO RETTALE: sintomi
Vediamo, pertanto, quale sintomatologia può manifestarsi in presenza di tenesmo rettale:
- Contrazione spasmodica e dolorosa dello sfintere
- Crampi addominali
- Dolore all’addome
- Nausea
- Diarrea
- Flatulenza
- Gorgoglii
- Prurito e/o bruciore anale che possono essere accompagnati da dolore nella zona stessa
DIAGNOSI
Come abbiamo già detto, lo stimolo continuo a dover liberare l’intestino (senza che vi sia una reale necessità!) può essere dovuto a cause di natura ansiogena, quali ansia, stress, nonché nervosismo.
Tuttavia, il disturbo può anche essere associato a cause che coinvolgono lo sfintere stesso, la zona anale e persino l’intestino:
- Ansia, stress e nervosismo
- Sindrome del colon irritabile
- Morbo di Crohn
- Colite e colite ulcerosa
- Onicofagia
- Polipi intestinali
- Proctite, ossia l’infiammazione della mucosa interna del retto
- Ragadi anali
- Stipsi
- Rettocolite ulcerosa
- Malattie a trasmissione sessuale, come la clamidia, la candida e la gonorrea
- Tumore al collo dell’utero
- Rettocele
- Prolasso rettale
- Stenosi anale
- Tumore del colon-retto
- Tumore dell’ano
È, quindi, importante che venga effettuata una diagnosi. Questa viene stabilita su base clinica: anamnesi del paziente, sintomatologia riferita, palpazione addominale ed esplorazione rettale. Talvolta può essere necessario eseguire ulteriori esami, quali:
- Prelievo ematico
- Anoscopia/Colonscopia
- Visita ginecologica per le donne
- TC/Risonanza Magnetica (in casi specifici)
TRATTAMENTO
Il trattamento ed i tempi di guarigione sono strettamente legati alla causa del tenesmo rettale. Una volta individuata l’origine del disturbo, in genere si procede con una terapia farmacologica adeguata al caso specifico, a cui si associano delle norme igienico-alimentari da seguire.
Al contrario, in presenza di polipi o di neoplasie intestinali può essere necessario intervenire chirurgicamente. Ad ogni modo è opportuno non sottovalutare il tenesmo e rivolgersi sempre ad uno specialista per effettuare i dovuti controlli per una diagnosi tempestiva e precoce.
In questo modo possiamo favorire la totale guarigione ed evitare conseguenze più serie.
Per maggiori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma
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