Si stima che a soffrire di incontinenza fecale sia circa il 2% della popolazione. È un disturbo che colpisce più frequentemente le donne rispetto agli uomini, con un rapporto di 8 a 1. Nell’articolo che segue vediamo quali sono le possibili cause.
Quando non si ha il completo controllo dello sfintere anale e, quindi dello stimolo della defecazione, parliamo di incontinenza fecale. Questa condizione comporta la perdita involontaria non solo di feci, ma anche di gas intestinali, inficiando sulla qualità di vita.
CAUSE DI INCONTINENZA FECALE
Diverse sono le cause che possono portare all’ incontinenza fecale. Alcune sono strettamente legate alla zona ano-rettale, altre all’apparato digerente o a patologie neurologiche. Alcune possibili cause sono:
- Incontinenza urinaria, che in molti casi può manifestarsi prima di quella fecale
- Prolasso rettale
- Parto vaginale, danno ostetrico
- Rettocele
- Emorroidi ad uno stadio grave
- Fecalomi
- Stipsi, in particolare associata ad uso eccessivo di lassativi
- Diarrea cronica
- Sindrome dell’intestino irritabile
- Malattie infiammatorie croniche intestinali, come rettocolite e Morbo di Crohn
- Diabete
- Sclerosi multipla
- Demenze senili
- Neoplasie anorettali, cancro alla prostata e tumore del colon-retto
- Esiti di interventi chirurgici
SINTOMI
Quando si soffre di incontinenza fecale gli episodi di perdita involontaria di feci e gas intestinali non sono singoli né isolati. Questi devono, difatti, verificarsi più volte nell’arco di poco tempo.
La sintomatologia del disturbo è anche associata ad altri sintomi secondari, quali:
- Gonfiore addominale
- Flatulenza
- Prurito anale, esteso talvolta anche all’area genitale
- Irritazione e/o infezione della zona anale, rettale e delle vie urinarie
DIAGNOSI
Nel caso si soffra di incontinenza fecale è molto importante rivolgersi ad uno specialista. Questi, dopo un’attenta visita proctologica, indicherà gli esami strumentali più adatti al caso come:
- Defecografia
- Endosonografia anale
- Colonscopia
- Manometria ano-rettale
- Rettosigmoidoscopia
TRATTAMENTO
Per poter risolvere l’incontinenza fecale è necessario in primo luogo individuare la causa. La terapia iniziale, in genere di tipo conservativo, include cambiamenti dello stile di vita del paziente e delle proprie abitudini alimentari, e può essere associata al biofeedback. Questo è molto utile per migliorare la contrazione dello sfintere anale.
In taluni casi bisogna procedere con un intervento chirurgico di sfinteroplastica, che prevede la riparazione dello sfintere anale.
Per ulteriori informazioni, contattare il Prof. Paolo Barillari che opera presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma